Partono le prime quattro sperimentazioni del Bando IoT IoD

Il capoluogo piemontese ancora una volta laboratorio aperto di innovazione e sempre più città smart

In questo mese di luglio l’iniziativa IoTorino entra nel vivo con l’avvio delle prime sperimentazioni proposte dalle aziende private selezionate tramite l’”Avviso IoT – IoD” del dicembre scorso, con cui la Città offriva la possibilità di testare in condizioni reali soluzioni tecnologiche innovative, basate su sensori e diverse reti di connettività per la comunicazione dei dati, in modo che i vari oggetti possano raccogliere dati dall’ambiente fisico e comunicare informazioni secondo lo schema dell’Internet of Things (IoT), nei settori chiave della Smart City. Le aziende vengono facilitate nell’effettuare attività di testing in cambio del rilascio dei dati ottenuti durante le sperimentazioni, creando così un circolo virtuoso conveniente sia per i privati, sia per l’Amministrazione comunale.

Le sperimentazioni avviate

Una stazione per il monitoraggio della pioggia in tempo reale, una soluzione per il monitoraggio del livello delle acque dei torrenti, un sistema per il monitoraggio del rischio sismico e dei cedimenti strutturali degli edifici e un sistema per l’efficientamento energetico degli impianti di riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell’aria: sono queste le prime quattro sperimentazioni avviate nell’ambito del Living Lab IoT della Città di Torino.

Monitoraggio della pioggia in tempo reale

L’azienda genovese Artys propone Smart Rainfall System (SRS), un innovativo sistema di monitoraggio e analisi pluviometrica che in tempo reale stima l’estensione e l’evoluzione temporale delle piogge e fornisce mappe del campo di precipitazione. Tecnicamente la sperimentazione si basa su un sistema che, grazie a sei stazioni di misura SRS installate in diversi siti della Città, interpreta l’attenuazione del segnale televisivo e ricostruisce l’intensità di precipitazione nella tratta di atmosfera tra antenna e satellite, invia i dati sull’attenuazione del segnale televisivo ogni minuto ad una centralina che li elabora e restituisce in tempo reale mappe pluviometriche interattive e ad alta risoluzione di tutta l’area monitorata e le rende disponibili ai propri utenti, tramite un servizio online (via web e su dispositivi mobili). 

Smart Rainfall System (SRS) 

Monitoraggio del livello delle acque dei torrenti

Riguarda invece il monitoraggio del livello delle acque alla confluenza del torrente Sangone nel Po, la sperimentazione proposta dall’azienda bolognese CAE prevede una stazione idropluviometrica che, al raggiungimento di una o più soglie critiche preimpostate, è in grado di far scattare scenari di pre-allarme e/o di allarme.

L’installazione è composta da due strutture che ospitano l’antenna, il pannello solare per l’alimentazione autonoma e il sistema di registrazione dati) nell’area Fioccardo, una delle zone più critiche e a rischio allagamento in caso di forti piogge. La soluzione, che misura l’intensità di pioggia e il livello idrometrico del torrente, trasmette i dati a una centrale di controllo e invia sms ai soggetti preposti, ad esempio alla protezione civile. I dati acquisiti in tempo reale sono visualizzabili da parte dell’Amministrazione anche grazie ad un Web server messo a disposizione dalla stazione.

Il progetto, oltre a facilitare le attività di Protezione Civile e a consentire l’utilizzo di nuovi protocolli di comunicazione basati sulle tecnologie IoT, ha l’obiettivo di valutare nuove modalità di coinvolgimento della popolazione interessata dagli eventi.

Monitoraggio del livello delle acque alla confluenza del torrente Sangone nel Po 

Monitoraggio del rischio sismico e dei cedimenti strutturali degli edifici

Della torinese Regola, con oltre 20 anni di esperienza nel settore emergenziale, la piattaforma per il monitoraggio sismico e strutturale che servirà per tenere sotto controllo lo stato di salute di alcuni edifici pubblici della Città tra cui anche il simbolo di Torino, la Mole Antonelliana.

Tecnicamente la sperimentazione prevede l’installazione di sei sensori su altrettanti siti della Città che, in anticipo rispetto all’arrivo delle onde di superficie di un terremoto, provvedono ad emettere allerte (early warning) a soggetti specifici in modo da poter prendere alcune precauzioni di minima per mitigare il rischio di incidenti gravi. Inoltre, i sensori possono interagire autonomamente con gli impianti degli edifici (ad esempio per bloccare l’erogazione di gas, acqua o elettricità).

I rilevatori utilizzati sono unici nel loro genere in quanto, grazie al particolare brevetto realizzato, sono assolutamente immuni a qualsiasi evento generato dall’uomo e sono in grado, interagendo con le componenti cloud, di attuare le misure di mitigazione del rischio in meno di 400 millisecondi.

Nell’ambito della sperimentazione sarà inoltre testata una piattaforma cloud per sperimentare nuove modalità di allerta alla cittadinanza.

Efficienza energetica per impianti di riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell’aria

Sempre la Mole Antonelliana, insieme a due edifici pubblici che ospitano una scuola elementare e degli uffici Comunali, sarà oggetto della sperimentazione di Enerbrain, la start up torinese che opera nel campo dell’efficientamento energetico e miglioramento del comfort ambientale attraverso un innovativo sistema di regolazione degli impianti HVAC (Heating, Ventilation and Air Conditioning, ovvero “riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell’aria”).

Grazie all’utilizzo di una rete di sensori proprietari per la rilevazione di temperatura, umidità e livello di CO2 e di una centralina brevettata collegata alle Unità di Trattamento Aria (UTA), la sperimentazione permetterà di raccogliere ulteriori dati sulla capacità della soluzione tecnologica di migliorare la qualità dell’aria degli ambienti e diminuire i consumi per la climatizzazione, nonché di verificarne l’integrazione con i sistemi esistenti.

La mappa delle sperimentazioni

Prossimi passi

Nei prossimi mesi saranno avviate ulteriori sperimentazioni di soluzioni urbane innovative con l’obiettivo da un lato di valutare la capacità delle tecnologie di migliorare la vita dei cittadini, dall’altro fornire indicazioni utili all’amministrazione per permettere una più efficiente gestione di politiche, servizi e asset della Città nei settori chiave della smart city.