Grazie al LAB IOT, Torino sta testando un nuovo sistema di previsione delle piogge

Intervista all’Ing. Alessandro, Delucchi CEO di ARTYS

Oggi incontriamo l’Ing. Alessandro Delucchi, Amministratore delegato e Sales Director di ARTYS, una start-up innovativa a vocazione sociale, spin-off dell’Università di Genova, fondata nel 2014, con l’intento di offrire risposte innovative alle problematiche del monitoraggio ambientale. Nell’ambito del LAB IoT ha proposto un sistema innovativo di supporto alle decisioni, che impiega la tecnologia brevettata Smart Rainfall System, per una risposta ottimale alle emergenze fornendo il monitoraggio delle precipitazioni in real-time e previsioni a breve termine del rischio idrogeologico.

Cosa significa Smart Rainfall System?

Smart Rainfall System – SRS è un innovativo DSS [Decision Support System] che consente una riposta ottimale alle emergenze attraverso il monitoraggio delle precipitazioni in real-time e la previsione del pericolo di allagamento nel breve termine tramite l’impiego di una rete di sensori IoT che analizza il segnale satellitare ricevuto dalle antenne paraboliche televisive.

Come è nata l’idea?

L’idea è maturata a seguito dell’esondazione a Genova del Rio Fereggiano del 2011, quando si è riproposta l’esigenza di realizzare un sistema di monitoraggio operante in tempo reale, diffuso in modo capillare sul territorio e con costi compatibili con i budget delle Amministrazioni, per un supporto efficace in situazioni di emergenza.

Nel 2017 siete stati selezionati dal Bando IoT IoD ed è stata avviata la collaborazione con Città di Torino. Ci racconta la vostra sperimentazione?

Il nostro progetto in collaborazione con la Città di Torino ha permesso di attivare una sperimentazione pilota di SRS nel centro urbano attraverso il dispiegamento di una rete di 13 sensori che utilizzano tecnologie IoT e IoD per il monitoraggio dei fenomeni pluviometrici intensi. La rete SRS di Torino garantisce una copertura totale dell’area metropolitana e ha l’obiettivo di dimostrare l’efficacia della soluzione nel riconoscimento delle condizioni di pericolo e di raccogliere importanti riscontri dai potenziali utilizzatori del servizio (referenti di Protezione Civile del Comune, ARPA, Polizia Locale ecc.).

Quale valore ha avuto per voi il dialogo con la Città?

In primo luogo, il dialogo con la Città di Torino ha permesso ad Artys di mettere meglio a fuoco i bisogni e le aspettative degli uffici comunali che si occupano della gestione del pericolo alluvionale, di resilienza territoriale e della Smart City rispetto all’impiego di strumenti avanzati per il supporto alle decisioni nelle fasi dell’emergenza e in quelle immediatamente precedenti (now-casting).

Successivamente, la Città di Torino ha facilitato il networking con i nostri stakeholder di riferimento nel settore pubblico permettendoci di presentare loro la sperimentazione e i suoi obiettivi attraverso l’organizzazione di tavoli.

Secondo la definizione del MIT Media Lab, il living lab è una metodologia di ricerca per individuare, prototipizzare, verificare e affinare soluzioni complesse in contesti di vita reale, multipli e in fase di evoluzione. In che modo questa metodologia ha avuto un impatto sullo sviluppo della vostra soluzione?

Il living lab di Torino sta permettendo ad Artys di validare l’efficacia del sistema di monitoraggio nel riconoscimento degli eventi pluviometrici intensi e nel tracciamento dell’evoluzione spazio-temporale delle celle temporalesche attraverso il confronto con sistemi di misura esistenti. Inoltre la metodologia del living lab sta permettendo ad Artys di valutare il potenziale impatto di SRS attraverso la raccolta dei feedback degli utilizzatori. Grazie a questi riscontri Artys potrà mettere a punto le componenti funzionali della propria soluzione per migliorarne l’efficacia qualora fosse necessario.

La vostra sperimentazione ha previsto anche attività di co-progettazione con gli stakeholder?

Si, grazie al dialogo con gli uffici comunali abbiamo potuto identificare strutture pubbliche che stanno ospitando i nostri sensori nell’ambito della sperimentazione e ottenere le autorizzazioni necessarie per l’installazione degli stessi. I referenti della Città ci hanno inoltre suggerito le aree di maggiore interesse dal punto di vista del monitoraggio pluviometrico e hanno avuto un ruolo attivo nella fase di progettazione della sperimentazione.

Ci sono già alcuni risultati?

I primi risultati stanno evidenziando la capacità di SRS di rilevare con successo l’ubicazione dei centri di scroscio delle celle temporalesche in tempo reale e di misurarne l’intensità della precipitazione. Ulteriori indicazioni positive stanno emergendo dall’analisi dei recenti fenomeni di grandine che possono rappresentare per SRS un primo caso d’uso documentato per il rilevamento di questo importante fenomeno atmosferico.

Qual è il valore dei dati raccolti per la Città? 

I dati raccolti permettono alla Città di determinare con esattezza l’evoluzione dei fenomeni di precipitazione intensi attraverso mappe pluviometriche continuativamente aggiornate a intervalli di un minuto. Il dato fornito da SRS rappresenta l’informazione ideale per alimentare modelli predittivi del pericolo di allagamento con un anticipo temporale utile ad attivare azioni di gestione dell’emergenza come la chiusura di strade al traffico, la diramazione di avvisi alla cittadinanza in zone ad elevato pericolo o procedure di auto-tutela.

Inoltre lo strumento di supporto alle decisioni è di facile leggibilità ed elabora informazioni complesse (legate al processo idrologico e meteorologico) senza richiedere l’acquisizione di competenze specifiche da parte dell’amministrazione pubblica.

Quali sono i prossimi passi?

Dal punto di vista strumentale, la rete di sensori del sistema di monitoraggio SRS sta per essere aggiornata per abilitare la comunicazione attraverso reti di tipo “low-power wide-area” (ad es. LoRaWan) sempre più presenti in ambito Smart City.

Inoltre, il nostro sistema di supporto alle decisioni è in fase di completamento grazie allo sviluppo di un modello idrologico ad-hoc che fornirà previsioni a breve termine del pericolo di allagamento sulla base delle misure svolte da SRS. Tale strumento è ottimizzato per trovare applicazione nei piccoli bacini imbriferi che sono caratterizzati da una rapida risposta idrologica e rappresentano l’ambito di maggior pericolo in caso di eventi temporaleschi intensi.

In generale, quale valore è emerso da questa esperienza?

Grazie al living lab abbiamo avviato contatti con altre quattro aziende partecipanti con il proposito di costruire sinergie tra le diverse soluzioni tecnologiche proposte.

Siamo inoltre entrati in contatto con soggetti del settore pubblico come ARPA e SMAT per proporre il mantenimento del nostro DSS oltre la durata della sperimentazione.

Le altre sperimentazioni attive nel Lab IoT

Ad oggi, nell’ambito del LAB IoT sette progetti sono già partiti e altri saranno avviati nei prossimi mesi. Nell’area del Fioccardo,  alla confluenza del Sangone e del Po, è stata installata la soluzione per il monitoraggio degli allagamenti e l’allarme automatico dell’azienda bolognese CAE. La sperimentazione della rete SigFox di Nettrotter riguarda tre ambiti: il monitoraggio del rumore nelle zone della movida, del livello dei fiumi in corrispondenza dei ponti Carlo Emanuele III e Rossini, e dell’ambiente con il controllo da remoto del livello di riempimento dei cassonetti del vetro nel quartiere San Salvario. La torinese Regola con i sensori installati sulla Mole e su altri due edifici comunali sperimenta un sistema in grado di prevedere con trenta secondi di anticipo i terremoti. Il progetto di cybersecurity IoT Threat Defense di Cisco intende proteggere tutte le applicazioni cittadine basate su sensori bloccando le minacce informatiche. Espereal Technologies propone le pietre che parlano, Tellingstones, particolari dispositivi che da 35 siti tra San Salvario, Aurora e Centro, inviano storie e informazioni turistiche agli smartphone dei passanti (cittadini e turisti) che vorranno usufruire di questa opportunità. La torinese Enerbrain con l’innovativo sistema per l’efficientamento energetico degli impianti di riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell’aria installato in diverse scuole ed edifici pubblici della Città.