Cura Italia, opportunità per le imprese
Le imprese possono produrre mascherine chirurgiche e dispositivi di protezione individuale in deroga alle vigenti norme
Produrre, importare e immettere in commercio mascherine chirurgiche e dispositivi di protezione individuale riconvertendo la propria attività: una possibilità importante per mantenere attive le linee di produzione in questa fase critica e contribuire a contrastare l’emergenza coronavirus. Alcune aziende Piemontesi lo stanno facendo.
L’articolo 15 del Decreto n. 18 del 17 marzo 2020 prevede la possibilità di produrre mascherine e dispositivi di protezione individuale in deroga alle vigenti norme per tutte quelle aziende che garantiscano il rispetto di specifici requisiti di sicurezza.
Si tratta di una possibilità di non fermare la produzione e dare un aiuto alla comunità in un periodo in cui i dispositivi di protezione personale sono praticamente introvabili.
E così alcuni imprenditori piemontesi si sono attrezzati e lo stanno già facendo: Miroglio di Alba, Diastar Dental di Grugliasco e Ci.Ti.Elle di Castiglione Torinese.
Le imprese piemontesi che hanno convertito la produzione
L’azienda di tessuti Miroglio sta producendo mascherine, non chirurgiche ma certificate dall’unità di crisi regionale, per donarle alla Regione Piemonte.
Diastar Dental, specializzata in frese diamantate per il settore dentale, si è messa a produrre mascherine protettive dotate di una speciale membrana interna di particelle d’argento che permette una potente azione biocida.
Ci.Ti.Elle, azienda che produce coperte, tende, copriletto per alberghi, in materiale ignifugo certificato, ha iniziato a produrre mascherine lavabili e riutilizzabili per regalarle alle amministrazioni locali in attesa di risposte sulla certificazione.