Piemontech investe in due start-up biotech

Torino, 12 gennaio 2010. Piemonte
High Technology, il fondo del Distretto Torino Wireless, investe 450mila euro su
due promettenti start-up piemontesi del biotech, insediate nel Bioindustry Park
Silvano Fumero di Colleretto Giacosa: Rotalactis e Glyconova.

Piemonte High Technology – ha dichiarato il Presidente, Giancarlo Rocchietti – in
virtù della partnership con Eporgen Venture, società per azioni specializzata
nel biotech da 5 anni operante nel Nord Ovest Italiano, con queste due
operazioni consolida la presenza in un settore, il biotech, che richiede
ingenti investimenti e il supporto di capitale di rischio proprio per sostenere
le fondamentali attività di ricerca e sperimentazione.

Scarica il comunicato completo:

CS Piemontech biotech

ROTALACTIS

Rotalactis, start-up nata nel Bioindustry Park grazie alla
collaborazione tra l’Università di Torino e il CNR, ha messo a punto
un’innovativa tecnica per produrre un nuovo integratore alimentare per contrastare il Rotavirus, la causa più
comune di gastroenteriti virali fra i neonati e i bambini al di sotto dei 5
anni.

La gastroenterite da Rotavirus
è una malattia diffusa in tutto il mondo che alle nostre latitudini si presenta
con picchi di incidenza stagionale nel periodo invernale tra novembre e marzo. Sebbene
il Rotavirus costituisca la più importante causa di gastroenterite grave in età
pediatrica sotto i cinque anni e generi una spesa sanitaria pari a 40/60
milioni di euro l’anno per il solo mercato italiano, non sono attualmente disponibili
farmaci antivirali per contrastare o prevenire tale malattia.

La start-up intende, pertanto, sviluppare
e testare un prodotto derivato dal latte
equino
per fornire protezione ai neonati non allattati al seno: diversi
studi clinici, infatti, dimostrano un’incidenza maggiore del virus nei neonati
alimentati con prodotti sostitutivi al latte materno; pertanto un prodotto
contenente una percentuale adeguata di latte equino con attività antirotavirus
garantirà una più efficace prevenzione delle infezioni da Rotavirus rispetto ai
prodotti attualmente disponibili sul mercato.

GLYCONOVA

Glyconova, anch’essa incubata nel Bioindustry Park, ha
l’obiettivo di sviluppare agenti
antitumorali e antivirali
basati sulla sintesi dell’eparan solfato, un
polisaccaride essenziale alla crescita tumorale.

Sfruttando le conoscenza sulla biologia della superficie
delle cellule, intende realizzare un inibitore dell’enzima regolante la
produzione di eparan solfato, che consente la duplicazione cellulare e quindi
il propagarsi del tumore. Possibili target di questo inibitore sono il cancro
al colon, alla prostata ed alla pelle. Per il solo cancro al colon la spesa
farmacologica ammonta a circa 4,6 Mld di euro nei principali mercati mondiali, con
una crescita stimata del 19% annuo.

Alla guida della start-up, il prof. Giancarlo Ghiselli che
proprio per occuparsi della gestione manageriale dell’impresa, ha lasciato la
carica di Professore Associato di Patologia e Biologia cellulare alla Thomas
Jefferson University, Philadelphia, PA.

IL
BIOTECH IN ITALIA

260 imprese, di
cui oltre il 50% costituite a partire dal 1999; forte predominanza di aziende
dedicate alla cura della salute (190, 73% sul totale), oltre che di piccole
imprese (190, 73% sul totale); netta prevalenza di aziende start-up (147, pari
al 57%); 41.000 addetti, di cui oltre 8.500 impegnati in attività di Ricerca
& Sviluppo (+36%); 5,4 miliardi di Euro di fatturato (+24% nell’ultimo
anno); 1,5 miliardi di investimenti in R&S (in crescita del 15% nell’ultimo
anno); patrimonializzazione in crescita del 33%; EBIT in continuo miglioramento
(+84% rispetto all’anno precedente). Questi,
in sintesi, i numeri del biotech italiano, raccolti nel Rapporto Blossom &
Company – Assobiotec «Biotecnologie in Italia 2009».

 

VENTURE CAPITAL E BIOTECH

Rispetto ai primi sei mesi dello scorso anno, le
operazioni di early stage nelle biotecnologie e biomedicale hanno visto un
incremento del 27% in termini quantitativi e dell’83% in termini di ammontare.
In generale nei primi 6 mesi del 2009 sono stati investiti 14 milioni di euro.
(Fonte AIFI).

Scarica il comunicato completo:

CS Piemontech biotech