Quando la digitalizzazione nasce dal lavoro di squadra
Presentato oggi da Fondirigenti e Piemonte Innova, DIGIT-BOX è il nuovo modello per la trasformazione digitale delle PMI
Il modello è stato realizzato grazie alla collaborazione di 25 imprese piemontesi
Sono 25 le imprese piemontesi che hanno raccolto la sfida lanciata da Fondazione Piemonte Innova e Fondirigenti: costruire insieme un modello nuovo e personalizzato a supporto della trasformazione digitale.
I manager, riuniti oggi all’Unione Industriale di Torino per condividere i risultati del progetto, hanno partecipato a un percorso di sei mesi che ha portato alla creazione di “DIGIT-BOX”, lo strumento innovativo, tutto piemontese, che raccoglie e condivide metodi e strumenti utili ad acquisire le competenze per guidare il processo di trasformazione digitale della propria azienda.
Attraverso momenti di incontro, analisi (interviste, questionari) e lavoro collaborativo (realizzato con tecniche partecipative come focus group, world cafè) è stato possibile raccogliere e maturare una più profonda comprensione del reale fabbisogno delle imprese. Su questa base, sono stati organizzati 11 incontri laboratoriali (seminari, area demo, webinar, survey, sessioni di coaching, incontri con potenziali fornitori, field test) per testare strumenti a supporto della digitalizzazione e toccare con mano soluzioni digitali dalle più innovative, come intelligenza artificiale, blockchain alle più consolidate, come i sistemi di CRM e Data Analysis, e per approfondire i temi del cambiamento e della cultura organizzativa.
Gran parte del processo di trasformazione digitale è infatti culturale e organizzativo. “Prima viene l’azienda, poi la tecnologia – sottolinea Laura Morgagni, Direttore di Fondazione Piemonte Innova – La trasformazione digitale non coincide con l’introduzione di una soluzione innovativa in azienda: è un processo che si basa sui momenti di incontro, approfondimento, restituzione, scambio tra gli attori interni ed esterni”.
“Le nuove tecnologie richiedono personale qualificato, cultura digitale e tecnica, capacità di lettura dei dati e delle informazioni e nuove competenze strategiche, gestionali e manageriali – aggiunge Costanza Patti, direttore generale di Fondirigenti – il nostro è stato il primo fra tutti i Fondi Interprofessionali a stanziare risorse specifiche per l’innovazione, che rappresenta il driver su cui puntare per la crescita del Paese, anche per concretizzare gli obiettivi del piano governativo su Industria 4.0. Abbiamo scelto di investire su temi vitali per lo sviluppo delle nostre imprese, quali: innovazione digitale, economia circolare, reti d’impresa, finanza, internazionalizzazione, smart edilizia, fino ai giovani e al Mezzogiorno, destinando a queste iniziative circa 6 milioni di euro dal 2017 ad oggi.”
Il percorso ha permesso di identificare DIGIT-BOX un modello condiviso e co-progettato, declinato sulla base delle soluzioni tecnologiche oggetto della trasformazione, innovative o tradizionali, adattabile a diversi contesti e ambiti produttivi, adatto a sostenere processi e non singoli interventi di trasformazione digitale, pensato per i bisogni specifici delle PMI e fatto di strumenti concreti e in grado di trasmettere competenze immediatamente applicabili in azienda. Il modello inoltre è replicabile e scalabile, ovvero fruibile da un numero il più ampio possibile di imprese, anche su scala nazionale.
“Il progetto Digit-Box rappresenta un modello vincente, uno strumento concreto per promuovere tra le imprese nuove dinamiche di innovazione, superando quei fattori di resistenza e criticità che ancora ostacolano in Italia lo sviluppo del digitale – Costanza Patti, direttore generale di Fondirigenti – La replicabilità di questo modello sarà di supporto ai manager e alle imprese nell’affrontare le sfide del futuro, e a costruire una cultura in linea con i nuovi trend di sviluppo”.
Anche i partecipanti sottolineano le ricadute positive dell’iniziativa: “Un argomento complesso come la digital factory non si chiude e non si risolve in pochi mesi, però questo progetto è stato utile per avere un’awareness iniziale, capire i bisogni, capire quali sono le potenzialità sul mercato e anche capire a chi rivolgersi – afferma Gabriele Terrone, Manager di TE Connectivity”. Aggiunge Laura Del Noce, manager di Pattern “un progetto interessante soprattutto nell’ottica di condividere con altre imprese – e anche con aziende fornitrici di soluzioni – esperienze diverse; interessante condividere non tanto le tecnologie, ma condividere le metodologie, sperimentare insieme. Se ci saranno altri progetti di questo tipo, sicuramente come azienda parteciperemo”
IL MODELLO DIGIT-BOX
DIGIT BOX è composto di metodi per accompagnare la trasformazione digitale delle aziende e di strumenti per il capacity building finalizzati all’innesco e alla gestione della trasformazione digitale, consente di rispondere a obiettivi aziendali e di progettare un processo di trasformazione digitale a partire dal contesto dell’azienda, per aumentare le probabilità di successo nell’adozione e nell’applicazione. È declinato sulla base delle soluzioni tecnologiche oggetto della trasformazione, innovative o tradizionali.
Le principali caratteristiche del modello sono:
- Prevede un processo di cambiamento che va accompagnato coinvolgendo tutti i livelli aziendali affinché maturi la propensione e la capacità di gestione della trasformazione digitale. La trasformazione digitale non si limita all’introduzione di una soluzione in azienda, ma richiede un processo di cambiamento a cui predisporsi [CHANGE TO GROW]
- Richiede una capacità attenta di pianificazione delle attività – operative e di formazione – nonché di gestione tempo, in quanto fattori determinanti per il successo del percorso di transizione. [PROJECT MANAGEMENT]
- Immagina che diverse figure possono sostenere chi guida il processo: dal fornitore a un ente di advisoring super-partes. [EXTERNAL ADVISORY]
- Propone strumenti che abilitano esplorazione e sperimentazione sono utili sia per supportare la decisione, sia per generare competenza. Sono uno spazio protetto in cui imparare, potendo anche commettere errori. [TRIALS AND ERRORS]
- Suggerisce un approccio data-driven per rendere più consapevole la conduzione dell’intero processo. Oltre alle metriche, raccogliere dati e informazioni produce conoscenza più profonda, più facile da trasferire e rendere le decisioni più semplici. [RICH DATA DRIVEN APPROACH]
- Prevede specifici per sviluppare anche la capacità di generare nuove opportunità di business. La trasformazione digitale non solo come strumento per uscire dalla crisi, ma come opportunità per generare nuovo valore [NEW VALUE GENERATION]
- Invita a una pianificazione fin dalle prime fasi degli obiettivi e le metriche di successo, se definiti all’inizio sono la base e il riferimento per le decisioni e il monitoraggio successive. [PLAN THE MONITORING]
- Prevede momenti di dialogo con i fornitori, utili per una maggiore comprensione delle opportunità della trasformazione, sin dalle prime fasi del percorso di trasformazioni e soprattutto per le tecnologie innovative. [INNOVATION SHARING]
Prevede di coinvolgere le risorse interne dall’inizio, attraverso comunicazione e formazione, rende il processo fluido e facilita non solo l’adozione ma la piena valorizzazione dell’investimento. [PARTICIPATORY APPROACH]