Programma Eurostars
I progetti di ricerca e sviluppo Eurostars possono riguardare qualunque area tecnologica, a condizione che abbiano uno scopo civile e siano mirati a sviluppare un nuovo prodotto, processo o servizio.
Il programma è indirizzato in particolare alle piccole e medie imprese innovative, ossia quelle che, in base alla definizione della UE, investono almeno il 10% del proprio giro di affari o del full time equivalent in attività di ricerca e sviluppo. Infatti, almeno il 50% dei costi totali del progetto relativi ad attività di ricerca e sviluppo devono essere sostenuti da tali imprese. Possono, tuttavia, partecipare ai consorzi anche imprese non innovative.
La durata massima dei progetti è di 3 anni e entro il secondo anno il prodotto della ricerca dovrà essere pronto per il suo lancio sul mercato. Eccezioni si applicano ai progetti per ricerche mediche o biomediche: in questo caso, infatti, si richiede che il collaudo clinico inizi al termine del secondo anno di ricerca.
I consorzi di progetto devono coinvolgere almeno due partecipanti (entità legali) di due differenti paesi aderenti al programma, ossia: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Islanda, Irlanda, Israele, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Olanda, Norvegia, Polonia, Portogallo, Repubblica Slovacca, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia e Regno Unito.
Il finanziamento per i progetti Eurostars proviene dai singoli schemi nazionali aderenti al programma. La partecipazione dei soggetti italiani è assicurata dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) e copre il 50% dei costi sostenuti per le attività di ricerca industriale e il 25% dei costi sostenuti per le attività di sviluppo sperimentale.
Per maggiori informazioni sul programma Eurostars: www.eurostars-eureka.eu/home.do