Piano pluriennale per la competitività 2011-2015 della Regione Piemonte
finanziaria complessiva pari a 500 milioni di euro, si articola su tre assi di
intervento: Competitività delle imprese; Finanza e nuova imprenditorialità;
Ricerca, Università e innovazione. Le principali misure riguardano
l’internazionalizzazione, le aggregazioni fra imprese, gli interventi di
semplificazione, le politiche a sostegno di poli e piattaforme, i laboratori
aperti, le smart&clean tecnhologies, la reindustrializzazione, l’anticipo
dei crediti della PA, il sostegno alle imprese in uscita dalla crisi, il partenariato
pubblico-privato per la ricerca, l’edilizia universitaria.
“Il Piemonte è un’opportunità” è il significativo titolo che la
Regione ha scelto per le linee guida del Piano pluriennale per la
competitività 2011-2015, che stanzia 500 milioni di euro per inaugurare
una nuova stagione di riforme a sostegno dell’innovazione, dell’impresa e
dello sviluppo e rilanciare l’economia mediante interventi strutturali
di ampio respiro.
Un documento ad alto contenuto innovativo, che viene dopo il Piano
straordinario per l’occupazione e che ha l’ambizione di contribuire
anche ad una svolta culturale, profonda e radicale sul modo di fare
impresa in Piemonte. La dotazione finanziaria complessiva di 500 milioni
è stata calcolata tenendo conto di somme residue dei precedenti periodi
di programmazione dei fondi strutturali europei, di fondi non ancora
assegnati dai programmi comunitari e di risorse derivanti da leggi
regionali che saranno finanziate nei bilanci del periodo 2011/2013.
Tre gli assi di intervento: Competitività delle imprese (200
milioni); Finanza e nuova imprenditorialità” (100 milioni); Ricerca,
Università e innovazione” (200 milioni). Le principali misure e azioni
spaziano dall’impulso all’internazionalizzazione ai progetti
dimostratori, dalle aggregazioni fra imprese agli interventi di
semplificazione, dalle rinnovate politiche a sostegno di poli e
piattaforme ai laboratori aperti, dalle smart&clean tecnhologies
alla reindustrializzazione, dall’anticipo dei crediti della Pubblica
amministrazione al sostegno alle imprese in uscita dalla crisi, dal
partenariato pubblico-privato per la ricerca all’edilizia universitaria
ed alla stesura di un disegno di legge che istituisca un quadro organico
delle modalità di finanziamento degli atenei piemontesi.
Per maggiori informazioni: Piemonte Informa