Saldare le automobili con la realtà aumentata: concluso il progetto ADIUVARE

Pronto il prototipo, che impiega sistemi intelligenti di visione. Un altro risultato per il bando Tecnologie Smart di Torino Wireless
5.09.2013
Sarà adottato su linee di produzione di piccoli lotti di autoveicoli il primo
sistema per il controllo delle saldature sviluppato nel progetto di ricerca ADIUVARE
– Adaptive and flexible welding cell through advanced vision systems and
augmented reality, realizzato grazie al cofinanziamento della Fondazione Torino Wireless nell’ambito
del Bando Tecnologie Smart. La ricerca è stata condotta da EICAS Automazione, piccola impresa
ICT piemontese, e dal Politecnico di
Torino
, mentre il prototipo dimostrativo è stato installato e testato presso lo
stabilimento produttivo dell’impresa GF Welding, ora ISI
ITALIA
.

ADIUVARE è un’innovativa isola per la saldatura a punti da
utilizzare in piccole produzioni dove è necessario l’intervento manuale.

La
principale innovazione tecnologica del progetto di ricerca consiste nel sistema di misura, che consente di programmare
i punti da saldare in pochi minuti. Per misurare la punta della pinza di
saldatura rispetto al pezzo da saldare, il sistema si avvale di 4 telecamere posizionate e calibrate in
automatico inquadrando un campione
metrologico
(fornito dall’INRIM,
l’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica). Il sistema può essere prodotto a
basso costo, infatti, utilizzando telecamere di livello commerciale, è già
possibile ottenere una precisione dell’ordine dei decimi di millimetro, più che
sufficiente per le normali lavorazioni.

L’altra innovazione del progetto ADIUVARE è l’uso della
realtà aumentata per aiutare l’operatore,
che può visualizzare i punti esatti da saldare, la durata della saldatura e le informazioni
per spostare la pinza di saldatura da un punto all’altro. Durante la sperimentazione
gli operai della GFWelding addetti alle operazioni di saldatura hanno
rapidamente appreso come muoversi, e pur non sapendo a priori dove fosse il
punto da saldare, hanno portato la pinza nel punto giusto semplicemente
osservando a video le immagini fornite in realtà aumentata.